giovedì 25 settembre 2014

OSSERVATORIO MERCATO IMMOBILIARE: ANCORA CALI MA QUALCHE SEGNALE POSITIVO NELLE GRANDI CITTA'

Dopo qualche segnale di ripresa, registrato nei primi tre mesi del 2014, torna il segno meno nel mercato immobiliare italiano. 
A sancirlo la Nota trimestrale dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate che riporta i dati relativi alle transazioni registrate nel secondo trimestre del 2014. 
Rispetto allo stesso periodo del 2013, i dati evidenziano una flessione del 3,6% che, tuttavia, non risulta generalizzata in tutti i comparti e su tutto il territorio. 
Il mercato delle abitazioni, infatti, oltre a contenere il calo entro l’1% mostra una ripresa nei capoluoghi e nelle grandi città, soprattutto del Centro e del Nord. 
Ampiamente positivo è il risultato del settore produttivo che guadagna un incremento dei volumi scambiati del 10,3%. 
Ancora in perdita i restanti comparti, con il terziario che segna la performance peggiore con un calo del 6,9%. 
I segnali negativi sono tornati dopo il leggero aumento registrato nel primo trimestre del 2014 (+1,6%) quando, però, c’era stata l’influenza del nuovo regime delle imposte di registro, ipotecarie e catastali in vigore dal 1 gennaio 2014. 
Un nuovo regime, più conveniente, che aveva spinto molti a posticipare la stipula degli atti per immobili che, nei fatti, erano stati acquistati sul finire del 2013; una scelta che aveva fatto aumentare il numero delle compravendite del primo trimestre, dando l’impressione di una ripresa del mercato che, invece, continua a farsi attendere. 
Guardando nel dettaglio i dati del mercato residenziale relativi al secondo trimestre del 2014, emerge un andamento discorde tra i mercati dei capoluoghi e dei comuni minori, con i primi che guadagnano l’1,8% delle compravendite, confermando  le attese di rialzo dello scorso trimestre, e i secondi che tornano in campo negativo (-2,4%).
Per quanto riguarda i dati relativi alle aree geografiche, risultati positivi (+1,7%) per il Centro con valori omogenei sia nei capoluoghi (+2,3%) che negli altri comuni (+1,1%); decisamente negativi invece i dati relativi al Mezzogiorno (- 4,3%), mentre, nel Settentrione il calo è molto meno evidente (-0,3%) grazie soprattutto al risultato dei capoluoghi (+4,7%) che riduce l’effetto negativo derivante dal -2,5% registrato negli altri comuni delle province.

Fonte: Note dell'Osservatorio del Mercato Immobiliare - Agenzia delle Entrate
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